Se si pensa ad un’officina meccanica sicuramente non si pensa ad un ambiente molto femminile, spesso anche tra i clienti che incontriamo più facile trovare altri uomini che signore in attesa di lasciare il veicolo, per questo l’unico collegamento facile tra donne e officina, fino a qualche anno fa, era relativo ai calendari appesi.
Negli anni però costatiamo come le donne siano sempre più presenti in officina per seguire quegli aspetti amministrativi e commerciali che necessitano di una persona dedicata.
Spesso la loro presenza è semplificata dal contesto familiare dell’azienda per cui c’è un legame di parentela diretto tra la titolare e dipendente. Inoltre non è più cosa rara che ad ereditare la proprietà dell’officina sia una figlia che deciderà di continuare l’azienda di famiglia.
D’altronde se il 42% circa delle persone sopra i 15 anni che hanno una patente è donna, va da sé che anche l’utenza che frequenterà l’officina sarà sempre più al femminile.
In Italia infatti si stima che in media il 63% delle donne sopra i 15 anni abbia una patente di guida*, che si tratti della guida di uno scooter a veicoli commerciali e industriali: il modo di dire “donna al volante, pericolo costante” è ormai una storia vecchia che totalmente archiviata, statistiche dell’Istat dicono che il numero di incidenti provocati da donne è nettamente inferiore rispetto al numero di incidenti provocati da autisti uomini**.
Cambia quindi la società e l’immaginario dell’officina come un posto totalmente frequentato da uomini tende a sbiadirsi.
Sono diverse oggi le officine meccaniche che hanno al loro interno dipendenti donne oltre il contesto amministrativo ma anche operaie che lavorano alla meccanica e all’elettronica.
Cercando sul web è facile trovare notizie su officine con presenza femminile, per esempio
L'officina di famiglia a Fiano Romano, Ormia, gestita da Alessandra Lucaroni, è nota nell'ambiente per essere l'officina delle donne. “È stata fondata da mio padre - spiega la titolare - che mi ha trasmesso l'amore per la meccanica e ora per me è una grande soddisfazione.” ANSA
La stessa Lucaroni racconta come ha assunto Natascia come meccanico di veicoli industriali:
“Ho pensato che questa è una sfida che voglio cogliere, assumere un meccanico donna e dimostrare che, con tanta passione e determinazione, lavorando duramente, anche una donna può fare questo lavoro”, ha spiegato la titolare della O.R.M.I.A. Inizialmente mio padre e il capofficina erano molto titubanti ma adesso, a distanza di qualche mese, si sono ricreduti. Natascia è molto determinata, ha una grande passione per questo lavoro e molta voglia di crescere e imparare tutti i segreti del mestiere” TGCOM24
Ma c’è anche Giulia, figlia d’arte di 16 che ha frequentato il corso motoristico dell’ISIS Facchinetti di Castellanza, per continuare la tradizione di famiglia nell’officina fondata dal nonno e gestita dal padre, portando con sé tutta l’innovazione della meccatronica attuale (
Newsauto).
Grazie alla presenza femminile in officina andranno sempre più cadendo i pregiudizi maschili nei confronti delle donne le officine diventeranno dei posti più accoglienti per le donne che si sentiranno più a loro agio a portare la propria auto per la manutenzione.