Il mercato delle auto elettriche in Italia sta attraversando un periodo particolarmente complesso, come emerge da un recente studio di AutoProff, il marketplace B2B di AutoScout24 dedicato ai professionisti del settore automotive. Nei primi dieci mesi dell'anno, un dato sorprendente è emerso: oltre
l'80% delle auto elettriche usate vendute da rivenditori italiani sono state acquistate da dealer esteri, con una predominanza di acquirenti provenienti dai Paesi del Nord Europa, in particolare Danimarca e Olanda.
La situazione italiana contrasta nettamente con quella dei Paesi nordeuropei.
Mentre in Danimarca le auto elettriche rappresentano il 7,1% del parco circolante e in Olanda il 5%,
l'Italia si ferma ad appena lo 0,53%. Questo divario è ulteriormente sottolineato dalle statistiche sulle importazioni, dove
il 94% delle auto acquistate dall'estero dai dealer italiani sono vetture con motore termico: benzina (67%) o diesel (27%), evidenziando una scarsa propensione degli italiani verso le auto elettriche.
Analizzando più nel dettaglio i dati di AutoProff, emerge che il prezzo medio delle auto elettriche esportate da rivenditori italiani all'estero si attesta intorno ai 33.100 euro, con BMW, Audi e Volkswagen che guidano le preferenze. Per contro, nel mercato dell'import, le auto più ricercate restano quelle a benzina, con un prezzo medio di 13.250 euro, e diesel, con una media di 13.700 euro. Volkswagen, Audi, Fiat e Peugeot sono tra i brand più acquistati nel segmento benzina, mentre per il diesel spiccano Volkswagen, BMW, Audi e Ford.
Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24 offre una lettura interessante di questo scenario. Secondo l'esperto, i dealer italiani stanno sfruttando le opportunità del mercato B2B, traendo vantaggio della crescente domanda di auto elettriche nei Paesi del Nord Europa. Questi mercati si dimostrano particolarmente ricettivi grazie a significative agevolazioni fiscali e infrastrutture di ricarica all'avanguardia.
A livello europeo, i dati Eurostat del 2023 mostrano una crescita significativa delle auto elettriche, con un aumento del 48,5% rispetto al 2022, raggiungendo 4,5 milioni di unità. Tuttavia, rappresentano ancora solo l'1,7% del totale delle auto in circolazione. La Danimarca guida la classifica con il 7,1% di auto elettriche, seguita da Svezia (5,9%), Lussemburgo (5,1%) e Paesi Bassi (5,0%). Per contro, 14 paesi su 27 hanno quote inferiori all'1%, con Cipro, Grecia e Polonia che si fermano allo 0,2%.
In Italia, il mercato delle auto elettriche rimane ancora marginale. Da gennaio a settembre, i passaggi di proprietà netti di auto elettriche rappresentano solo lo 0,8% del totale, mentre le vendite di nuove vetture elettriche si fermano al 4%.
Un recente studio dell'ACEA (Associazione dei Costruttori Europei) offre ulteriori spunti interpretativi, evidenziando come
l'adozione di auto elettriche sia strettamente legata a fattori economici. Nei paesi con quote di mercato inferiori al 9%, come Italia, Grecia, Polonia e Croazia, il reddito netto medio annuo si attesta intorno ai 13.000 euro per lavoratore. Al contrario, nei cinque paesi dell'Europa settentrionale e occidentale con quote superiori al 30%, il reddito medio supera i 32.000 euro.
Le ragioni del successo delle auto elettriche nei Paesi nordeuropei risiedono in una
combinazione di fattori: infrastrutture di ricarica sviluppate, maggiore consapevolezza ambientale dei consumatori e una capacità di spesa significativamente più elevata.